Nel 2022, le linee guida di Google per i Quality Raters sono state aggiornate due volte: l’ultima versione porta il cambio di paradigma da EAT ad EEAT (Experience). Vediamo di che cosa si tratta!
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Una nuova versione delle linee guida di Google per i quality rater
Non son trascorsi molti mesi dalla pubblicazione delle nuove linee guida di Google per i Quality Raters: Big G aveva rilasciato una nuova versione della documentazione nel mese di luglio dello scorso anno.
Mountain View rivede regolarmente questa guida per i collaboratori chiamati a esprimere un giudizio umano sulla qualità dei risultati di ricerca restituiti nelle pagine. La loro attività incide pure sull’addestramento degli algoritmi, poiché per gli sviluppi sul medio periodo, raccolgono i suggerimenti delle persone.
Il 15 dicembre, Big G ha rilasciato la nuova versione con una novità: dal modello Expertise, Authoritativeness e Trust (EAT) ora si è passati all’Experience, Expertise, Authoritativeness e Trust (EEAT). Ma quali implicazioni porta con sé questo nuovo modello?
Experience, la novità delle linee guida per i quality rater di Google
Nelle 176 pagine di documentazione, il modello EAT lascia il posto a EEAT, aggiungendo l’elemento «Experience», che non va a toccare però l’utente fruitore (UX), bensì l’autore.
Si tratta cioè di una somma di conoscenza frutto dell’attività svolta in prima persona in un ambito, indispensabile per dare ai contenuti maggior qualità, rilevanza e originalità .
Big G suggerisce ai Quality Rater di valutare il contenuto chiedendosi:
- se cercaste una recensione, preferireste leggere il post di una persona che ha usato personalmente il prodotto, oppure, il contenuto di qualcuno che non l’ha testato?
- Dalla lettura del contenuto, si capisce che è stato realizzato con un certo livello di esperienza dell’autore (uso effettivo di prodotti, visita di persona di un luogo o testimonianza di un vissuto)?
- In contesti specifici, il contenuto prodotto da qualcuno che può dimostrare di aver accumulato un’esperienza tangibile è sicuramente meglio.
Big G fa riferimento a una situazione particolare per spiegare meglio le nuove linee guida per i Quality Rater: la compilazione di una dichiarazione fiscale. In questo caso, Mountain View indica come l’utente preferirebbe che una guida utile fosse stata realizzata da un professionista come un commercialista.
Se si cercasse una recensione su un programma per l’elaborazione delle dichiarazioni fiscali, le informazioni utili potrebbero giungere da un forum, dove gli utenti condividono le loro esperienze d’uso.

Nel diagramma, la componente di trust non a caso è centrale, a prescindere dai valori di Experience, Expertise o Authoritativeness: se il valore trust è basso, la valutazione EEAT sarà altrettanto contenuto.
Big G specifica che il contenuto sui temi «Your Money Your Life» (YMYL) realizzato da utenti che hanno vissuto esperienze di vita potrebbe ottenere una valutazione EEAT elevata a patto che il materiale sia ritenuto credibile, sicuro e coerente rispetto al «consenso» sull’argomento (concordanza) espresso da esperti in materia.
Gli altri aggiornamenti delle linee guida di Google per i Quality Raters
Nel documento, Big G ha anche ritoccato questi aspetti importanti:
- I concetti e criteri di valutazione nella “parte 1: linee guida sulla qualità di pagina” sono stati rivisti, per facilitarne l’applicazione su siti e modelli di creazione del contenuto di ogni tipo.
- È stata migliorata (in chiarezza) la guida per “identificare chi è responsabile del sito e chi crea il contenuto nella pagina”;
- È stata aggiunta una tabella di riepilogo con tutte le più importanti “considerazioni sulla qualità della pagina”, impiegate nel PQ rating in ogni sezione del processo.
- La guida sui “core pillar” del Page Quality Rating è stata rivista ed elaborata alle voci come “qualità del contenuto principale”, “reputazione dei siti e dei creatori del contenuto”, “E-E-A-T”.
Per scoprire altri dettagli sulle modifiche al documento per i quality rater, non ci resta che sfogliare le linee guida di Google.