Case study Franco Pasanisi – L’eco del dolore

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Un’immagine del libro basato su una storia vera «L’eco del dolore» realizzato per conto di Franco Pasanisi

FRANCO PASANISI – libro «L’eco del dolore»

Attività di ghostwriting: riscrittura ed adattamento del contenuto

Il progetto

Franco Pasanisi è appassionato dall’attività letteraria e, da parecchi anni, ha accarezzato il sogno di pubblicare un libro che trattasse di una vicenda realmente accaduta.

Dopo averci affidato il lavoro della sua biografia, si è rivolto a noi anche per portare a termine il suo libro, basato su una storia vera, dal titolo «L’eco del dolore».

Con il ruolo di ghostwriter, abbiamo assistito Franco nella concretizzazione di questo importante obiettivo: preparare l’opera affinché fosse pubblicata con tutte le attenzioni del caso.

Dalla bozza del racconto fino alla consegna della versione definitiva, il progetto editoriale de «L’eco del dolore» si è concretizzato nell’accredito, quale autore italiano in Bielorussia, da parte di Franco.

Premessa

In questo caso, la nostra collaborazione ha avuto inizio con la consultazione dei primi appunti, impreziositi poi dalla narrazione orale costellata da diverse precisazioni ad opera di Franco.

La scaletta dell’opera ha visto la luce in quel momento particolare, quando abbiamo concordato un indice dell’opera con la suddivisione in sottoparagrafi.

La reader persona è stata individuata in un lettore di età compresa dai 35 ai 75 anni, amante delle storie reali trasposte in narrativa. Il nostro lavoro ha quindi toccato questi aspetti:

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L’eco del dolore, un’immagine del libro di Franco Pasanisi

La leggibilità

L’opera, animata dal desiderio di trasmettere un messaggio di tolleranza e contro ogni forma di violenza, si rivolge ad un pubblico potenzialmente ampio. L’età media stimata si aggira attorno ai cinquant’anni, partendo da circa 35 fino a giungere ai 75 anni.

Il racconto abbraccia la triste parabola della vita di un giovane siciliano, figlio di emigranti italiani in Germania, che durante degli scontri di piazza è caduto vittima dei naziskin. Dalla retrospettiva fino agli anni trascorsi sull’isola fino all’emigrazione in Germania, il racconto non manca di offrire uno spaccato sull’accaduto quotidiano di chi lascia la sua terra natia per scoprirne una nuova.

Il ricorso ad un registro linguistico semplice, lo stile narrativo fluido e un’impaginazione ariosa conferiscono all’opera una buona leggibilità in tutti i sensi.

La fruibilità

Realizzato nel formato tascabile (e, più precisamente, nelle dimensioni 15×21 cm), le vicende raccontate si snodano su circa un centinaio di pagine.

Il linguaggio è colloquiale al punto giusto nelle fasi narrative della quotidiane, dove c’è un confronto tra i diversi personaggi. La voce del narratore è invece un po’ più pacata, soprattutto quando riflette amaramente su quanto di peggio la società riesca ad esprimere nelle vicende narrate.

La storia si connota anche di quell’alone di mistero che solo le indagini senza risultati chiari sanno offrire. Sorpresa, sdegno e un mai sopito desiderio di vendetta permeano la narrazione ne «L’eco del dolore».

La coerenza

Alla base di questa vicenda si trova un curioso caso della vita: Franco ha casualmente scoperto questa vicenda mentre si trovava in ferie con la figlia.

Conversando con una vicina di ombrellone di origini austriache, il nostro committente ha raccolto la sua testimonianza, per poi approfondirla tramite i quotidiani.

Interessatosi in prima persona della vicenda, ha collezionato una raccolta di articoli e di servizi dell’informazione pubblica, visitando poi anche i luoghi del misfatto.

A quel punto, dopo averci riflettuto a lungo, ha deciso di concretizzare quel progetto rimasto in sospeso per tanti anni.

Oggi, «L’eco del dolore» fa bella mostra di sé nella sua libreria: il romanzo è stato distribuito in Bielorussia, dove vive, ed è stato pure tradotto in russo.

L’opera è stata anche usata per promuovere una raccolta fondi a favore dei bambini orfani di Begoml, nonché per sensibilizzare le persone contro ogni forma di violenza cieca e gratuita come quella oggetto della narrazione.

La valutazione del cliente

Franco Pasanisi si è dichiarato pienamente soddisfatto dell’opera realizzata, testimoniando con queste parole la bontà del lavoro svolto per lui:

«Dopo aver realizzato la mia biografia, Davide si è occupato anche di aiutarmi a concretizzare finalmente un progetto che da trent’anni circa giaceva nel cassetto. Il progetto è stato seguito interamente da lui, sin dalle prime fasi fino alla consegna dell’esecutivo di stampa. Si tratta di un romanzo di una vicenda accaduta realmente, di cui sono venuto a conoscenza – per caso – durante le mie vacanze in Italia. Con questo romanzo, sono riuscito a fissare su carta un pensiero che è un messaggio universale da non dimenticare, soprattutto in tempi bui e con rigurgiti di intolleranza. L’opera mi ha permesso di essere accreditato come autore italiano in Bielorussia, un traguardo di cui sono molto orgoglioso.»

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