Scopriamo insieme come eseguire un test di velocità di caricamento della pagina web in modo semplice e veloce, con alcuni tool affidabili.
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5 strumenti per il test di velocità della pagina web: perché usarli
Da un paio di anni a questa parte, Google ha fatto sapere di aver inserito tra i suoi fattori di ranking anche la valutazione delle performance dei portali: ciò significa che sapere come fare il test di velocità di una pagina web è propedeutico (se non indispensabile) per garantirsi un posto di primo piano in SERP.
Paradigmi come user centered design e un’attenta valutazione della UX in fase di sviluppo di un sito in WordPress (o altri CMS) aiutano ad ottenere poi risultati soddisfacenti con i test di velocità. Perché non basta offrire un buon contenuto alle persone: bisogna anche permettere loro di fruirne entro tempi – e con modalità – giudicate soddisfacenti da Google.
La soglia (in termini temporali) di attenzione di un internauta è veramente molto breve: una pessima UX causerebbe immancabilmente un’impennata della frequenza di rimbalzo, inducendo l’utente a ritenere che la SERP di Google selezioni in modo poco accurato le risposte agl’intenti di ricerca delle persone.
Per ovviare a questa problematica potenzialmente dannosa, vediamo insieme 5 strumenti per fare un test di velocità della pagina web con i quali prevenire l’incremento del bounce rate sul tuo portale.
Primo tool: PageSpeed Insights
Messo a disposizione dallo stesso Google, PageSpeed Insights offre ottimi suggerimenti per intervenire in modo efficace nella correzione di errori che incidono sulla velocità di un sito internet (o, meglio, web).
L’elemento distintivo di questo tool è la sua adesione ai cosiddetti Core Web Vitals: una serie di fattori che incidono sull’esperienza utente ideale immaginata da Big G su una pagina.
Secondo tool: GTMetrix
Il test di velocità di apertura della pagina di un portale con GTMetrix offre un’ottima panoramica di quelle che sono le performance e le caratteristiche ottenute con una certa struttura di codice o l’implementazione di determinate risorse all’interno della pagina.
Oltre ad aiutare a calcolare il peso di una pagina web, questo strumento permette anche di comprendere dove vi sono dei colli di bottiglia che determinano dei tempi di risposta del sito web troppo lunghi. Con questo tool si può indagare anche sulle inefficienze del proprio server.
Terzo tool: Pingdom
Per verificare i tempi di risposta e fare un test della velocità del tuo sito web utile per rispettare i requisiti di Google, puoi utilizzare anche una risorsa potente e valida come pingdom.
Oltre ad offrire un monitoraggio con una sintesi dell’interazione dell’utente con il tuo portale, questo tool ti consente pure di controllare l’interazione reale degli internauti!
Quarto tool: Screpy
Altra risorsa preziosissima per superare tutti i limiti imposti dai test di rito per evitare che il tuo portale rientri tra i siti web pesanti ti suggeriamo Screpy, un tool basato sull’intelligenza artificiale.
Si tratta di uno strumento che va oltre la mera analisi delle performance del portale (verificando sintassi di codice, velocità, aderenza ai core web vitals,…), giacché offre suggerimenti utili anche in chiave SEO.
Quinto tool: WebPageTest
La quinta ed ultima risorsa che ti proponiamo di usare per il test di velocità di apertura delle pagine web è invece WebPageTest, un tool che spazia dal confronto visuale al Traceroute, analisi dei Web Vitals ed un test semplice/avanzato del portale preso in esame.
Velocità di una pagina web: ogni contenuto ha il suo peso
In conclusione, ti ricordiamo che per ottenere i migliori risultati con gli speed test dei siti web è molto importante non trascurare nemmeno il più piccolo dettaglio in fase di sviluppo.
Oltre al codice del tuo CMS, del template, dei plug-in e di tutte le risorse di cui esegui un embed, ricordati di ottimizzare i testi, le immagini e i video.
Perché ogni bit può fare la differenza nel far competere il tuo website ai massimi livelli della sfida per il dominio in ambito digitale!